Più berlusconiani di Berlusconi. “La riforma del Senato che vuole fare Renzi è una follia”, dice dunque Augusto Minzolini, che ingentilisce il ragionamento politico con fini notazioni di carattere costituzionale: “Vogliono fare del Senato un albergo a ore”. Ed ecco Renato Brunetta, teso e prolifico com’è, sempre in piedi sulla garitta: “Renzi è un ragazzotto che deve studiare”, boom. “Renzi ha vinto solo delle finte primarie di partito”, boom. “Renzi sta costruendo una legge truffa”, boom. Minzolini&Brunetta sono i sabotatori, interpretano un ruolo dotato di magica permanenza nel teatro matto di Arcore. Nulla incrina la loro remissività sacrificale: s’immedesimano in uno dei mille umori del Sovrano, di solito quello più autolesionista, riempiendo il proscenio della loro vasta, petulante eloquenza.