Grosso guaio al Pigneto (evitare la birra)

Marianna Rizzini

Una valigia abbandonata, una tanica, due bottiglie, voci che si rincorrono: è invidia, è atto vandalico, è una vendetta. Uno scenario da film di spie per il secondo agguato in una settimana a "Necci 1924", il bar del quartire Pigneto, a Roma, reso famoso da Pier Paolo Pasolini (e dal film "Accattone").

    Una valigia abbandonata, una tanica, due bottiglie, voci che si rincorrono: è l'invidia, è atto vandalico, è una vendetta. Uno scenario da film di spie per il secondo agguato in una settimana a "Necci 1924", il bar del quartire Pigneto, a Roma, reso famoso da Pier Paolo Pasolini (e dal film "Accattone"): un luogo di tradizione oltreché di aperitivi decentrati preparati da un bravo chef inglese. Con assoluta fiducia in una pronta riapertura di Necci, suggeriamo agli aperitivisti pignetisti di fare uno sciopero della birra, per una sera, in segno di solidarietà – al Pigneto, ohimé, la birra sta offuscando il vino che peraltro al Necci era di ottima qualità (ci ricolleghiamo alla campagna lanciata ieri: la birra all'happy hour, per favore, no).

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.