Finti tombeur da aperitivo /2

Marianna Rizzini

Visto il numero di commenti al post precedente ("Fenomenologia del finto tombeur da aperitivi"), ci pare necessario approfondire la questione posta da un lettore: ci sono molti 30-40 enni che pascolano agli aperitivi mettendo in scena una "vettorialità" inesistente.

    Visto il numero di commenti al post precedente ("Fenomenologia del finto tombeur da aperitivi"), ci pare necessario approfondire la questione posta da un lettore (che si firma "Fausto"): pare ci siano molti 30-40enni che pascolano agli aperitivi senza (vera) intenzione di corteggiare alcuna ragazza (o ragazzo, se gay) – se non appunto con l'idea di ricevere conferme al proprio ego. Costoro, dunque, chiedono e lasciano numeri di telefono, danno appuntamenti, magari ci vanno anche (per una volta), ma senza attuare una "vettorialità" concreta, cioè senza instaurare una relazione binaria che si concreti in almeno una cena o in un altro aperitivo, cosa che invece pareva deducibile dall'atteggiamento di non nascosto corteggiamento. Risulta agli aperitivisti lettori una simile assenza di "vettorialità"? Tra l'altro, il termine ci appare squisitamente scientifico. Lo adottiamo immediatamente.

    P.S. Cocktail del giorno: Bloody Mary

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.