Il proibizionismo anti movida non funziona

Marianna Rizzini

Ci hanno provato pure a Milano, a mettere la museruola alla movida. Solo che gli aperitivisti di viale Monte Nero, frequentatori del Mom cafè e bevitori soprattutto di birra (ohimé), si sono prontamente ribellati. Come ogni antiproibizionismo, anche quello aperitivistico è un boomerang.

    Ci hanno provato pure a Milano, a mettere la museruola alla movida. Cancelli attorno alla collinetta di Viale Monte Nero, addirittura. Solo che gli aperitivisti di viale Monte Nero, frequentatori del Mom cafè e bevitori soprattutto di birra (ohimé), si sono prontamente ribellati. Senza voler incitare all'insurrezionismo aperitivistico di massa, notiamo che neppure a Roma le autorità preposte sono finora riuscite a mettere in atto proibizionismi duraturi nelle piazze più frequentate. Come ogni proibizionismo, pure quello antimovida si trasforma in boomerang: contrabbando di bottiglie di plastica con l'aspetto di innocua aranciata e cuore nascosto di costosa vodke; acquisti compulsivi di alcolici prima del tramonto (da consumare a notte fonda nelle medesime piazze proibite); danni indiretti inflitti alle coppie tranquille che sono costrette a pasteggiare ad analcolico per effetto del divieto generalizzato di consumo vinicolo pre-partite di calcio (e magari finiscono per litigare, per un bicchier d'acqua, davanti a un triste bicchier d'acqua).

    Cocktail antiproibizionista del giorno: Absinthe - Pernod, un cucchiaio di Anisette. Shakerare e servire

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.