Chiacchiere rubate all'aperitivo (meglio tacere?)

Marianna Rizzini

Chiacchiere rubate all'aperitivo, in ordine sparso e in attesa di ottenere un bicchiere di vino a un bancone troppo affollato

    Chiacchiere rubate all'aperitivo, in ordine sparso e in attesa di ottenere un bicchiere di vino a un bancone troppo affollato:

    Primo dialogo. Personaggi: una quarantenne abbronzata e un quarantenne abbronzato. "Ciao, non ti vedo da troooooppo tempooo". "E' verooooo!". "Sai che la tua ex si è sposataaaa? Troppo forte". "E me lo dici così?". Segue gelo, riscaldato (si spera per loro) dal Negroni doppio che intanto ha ordinato lui, ostruendo il traffico al bancone.

    Secondo dialogo. Personaggi: una trentenne che va di fretta. Un quarantenne amico di una sua amica (a occhio). "Che lavoro fai?". "Il pilota". "Ah che bello, mi fai fare un giro?". "Bello de che? Ha ragione Berlusconi che in aereo non vuole scocciature e giornalisti, e infatti li mette su un secondo aereo privato". Segue gelo non riscaldato da bevande: se ne vanno separatamente.

    Terzo dialogo. Personaggi: due trentacinquenni tarchiati e paffuti. "Ao, hai visto quella che tacchi???'". "Farebbe meglio a non metterli, sennò noi come facciamo a rimorchiarla, bassi come siamo?". Segue risata potenziata dai mojitos che nel frattempo il lentissimo barman ha preparato per i due autoironici avventori.

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.