PETS - VITA DA ANIMALI

Mariarosa Mancuso

Carina l’idea di cani e gatti che in assenza dei padroni se la spassano (salvo poi fingere che hanno sbadigliato contando i minuti che mancano al croccantino e alla pisciatina). Divertente, ma finisce subito. Poi il film decisamente migliora. Dal caseggiato esce nelle strade di New York, e poi nei bassifondi, perfino nelle fogne. Fa battute sul fatto che tutti ormai migrano verso Brooklyn, arruola un falco e un cane paralizzato in carrozzella. E fuori dall’appartamento i cattivi sono molto più interessanti. A partire dal coniglio Snowball (“Nervosetto” nella versione italiana): sembra tenero ed è irascibile, con i dentini da una carota ricava la chiave per aprire il furgone.

 

Nell’originale aveva un accentaccio da nero malavitoso. Sono i “flushed pet”, i coccodrillini buttati nelle fogne. Regalati e coccolati finché non crescono, e i genitori li buttano nel cesso tirando lo sciacquone. Inadatto ai bambini? Sicuro, “Pets” è più adatto ai grandi che si godranno tutte le battute, al netto di quelle smarrite nell’adattamento. Restano invece le citazioni di scene celebri, da “Grease” a “La finestra sul cortile”.

 


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