Così si amplia la schiera dei tossicomani

Francesco Forte
La cannabis determina ansia, paranoia, depressione, schizofrenia e riduce le capacità cerebrali di memoria, di concentrazione, di apprendimento. La tesi per cui un suo uso moderato non crea problemi alla salute mentale è errata. Avere un po' meno di memoria, un po' meno di concentrazione, meno desid

La cannabis determina ansia, paranoia, depressione, schizofrenia e riduce le capacità cerebrali di memoria, di concentrazione, di apprendimento. La tesi per cui un suo uso moderato non crea problemi alla salute mentale è errata. Avere un po’ meno di memoria, un po’ meno di concentrazione, meno desiderio di apprendimento non implica d’essere paranoici. Magari implica solo una maggior tendenza alla depressione rispetto a quella che si può avere in una società che premia così poco il merito e in cui c’è poca poesia e poca aria pulita. Ma le droghe danno assuefazione. La loro curva di domanda ha una proprietà additiva, derivante dal loro consumo. Così come chi desidera il sapere, ne aumenta il desiderio, ma man che apprende, così chi si droga ne desidera di più, man mano che ne consuma. Dunque la legalizzazione della cannabis implica di ampliare la schiera dei tossicomani passati dalle droghe leggere a quelle “pesanti” di cui abusano. Il paragone fra la legalizzazione della cannabis e la vendita di tabacco e alcoolici è scivoloso. Non bisogna confondere l’abitudine a un consumo con la proprietà additiva dei consumi che lasciano insoddisfatti. Comunque la notizia lo stato permette la marjuana susciterebbe il quesito: “Allora, perché io non mi debbo fumare una sigaretta in più, mi debbo negare un altro grappino?”.

 

L’argomento che con questa legalizzazione si sconfigge la criminalità organizzata, sarebbe vero se si stabilisse che la cannabis può essere coltiva a e venduta come l’insalata. Ciò però appare pericoloso e si ripiega sulla modello vendita in esercizi regolamentati, para pubblici, con dosaggi nelle vendite. Il mercato parallelo clandestino, pertanto, rimane, così come accade per il gioco. In più, c’è l’effetto dimostrativo. Lo stato riconosce che questa droga in dosi contenute non far male e ne gestisce la vendita. Dunque, drogarsi con altre pasticche, se si sta attenti, non fa male. E, allora, andiamo al cercarle dove ci sono. Gli spacciatori ringraziano.

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