Signorini, il nuovo D'Annunzio
Come il Vate, anche Signorini s’adopera col suo settimanale “Chi” nelle Cronache bizantine. E peggio per questi nostri tristi tempi se la fauna messa in pagina è poi ben poca cosa
Alfonso Signorini col mantello rosso alla prima della Scala non è un normale eccentrico in cerca di riflettori ma un’apoteosi. Ancora meglio: è uno che della propria vita fa capolavoro. Sarà dai tempi di Gabriele D’Annunzio, infatti, che non si vedeva nella piccola Italia un gran signore a proprio agio nel glorificare se stesso. Come il Vate, anche Signorini s’adopera col suo settimanale “Chi” nelle Cronache bizantine. E peggio per questi nostri tristi tempi se la fauna messa in pagina è poi ben poca cosa. Eccelle lui e tanto basta. Bravo in latino, ancor più in greco, Signorini è il vero artista la cui forgia altra materia non ha che se medesimo. In rosso. Direbbe D’Annunzio: “Vado verso la vita”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano