È morto Valentino Parlato, fondatore del manifesto
Nato a Tripoli nel 1931, ha diretto il quotidiano in diversi periodi. Divenne membro del comitato centrale del partito comunista dopo averne scalato le gerarchie
All'età di 86 anni è morto Valentino Parlato, ex politico comunista e fondatore del manifesto. Nato a Tripoli, in Libia, il 7 febbraio 1931, ha diretto il quotidiano in diversi periodi. Nel 2010 lasciò l'incarico all'attuale direttrice Norma Rangeri. “Comunista per tutta la vita, ha militato nel Pci fino alla radiazione, lavorato a Rinascita, fondato e difeso il manifesto in tutta la sua lunga storia”, si legge sull'home page del giornale.
Espulso dalla Libia per la sua militanza comunista, Valentino Parlato si trasferisce a Roma dove lavora per l’Unità, scalando le gerarchie del Pci fino a divenirne membro del comitato centrale. Nel 1969 viene espulso dal partito comunista ed è allora che decide di fondare il manifesto. Tra le altre cose, ha curato l'edizione di alcune opere di Gheddafi, Gramsci, Lenin e Adam Smith. Per le ultime comunali di Roma, raccontò di aver “tradito la sinistra” votando per Virginia Raggi, mentre all'ultimo referendum scelse il “no” pur definendo Renzi "capace, intelligente, un leader".
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