Le ragioni della supremazia di Vittorio Sgarbi
È il Robin Hood della comunicazione, colui che regala alla provincia negletta la notorietà rubata alle capitali e ai mass media
“Può tenere per due ore quattrocento persone ferme inchiodate a sentirlo parlare di un pittore minore del Trecento dal nome sconosciutissimo, e poi cambiare città e avere altre quattrocento persone ferme inchiodate a sentirlo parlare di un altro sconosciutissimo pittore del secolo successivo”. Luca Nannipieri in “Vittorio Sgarbi spiegato a mio figlio” (Aliberti) elenca le ragioni della supremazia sgarbiana e le frasi succitate mi aiutano a formulare una definizione ulteriore: Sgarbi è il Robin Hood della comunicazione, colui che regala alla provincia negletta la notorietà rubata alle capitali e ai mass media. E un’altra ancora: Sgarbi, prestando a ogni artefice e a ogni borgo l’attenzione che mai nessuno ha prestato loro, è il santo patrono dell’Italia minore, siccome “l’attenzione al suo grado più elevato è la medesima cosa della preghiera” (Simone Weil). Sempre sia lodato.