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Cattivi scienziati

Multivitamine inutili per la salute di chi non ha specifici deficit

Enrico Bucci

Uno dei più ampi e lunghi studi mai svolti smaschera il business degli integratori multivitaminici, che sulla base del sentito dire e del marketing stanno vertiginosamente aumentando le vendite senza un reale fondamento scientifico per il loro utilizzo da parte di soggetti non afflitti da particolari deficit

Un numero crescente di persone, sulla scia di una moda prevalente soprattutto negli USA, è convinta che l’assunzione giornaliera di integratori multivitaminici sia in ogni caso benefica, a prescindere da specifiche carenze nutrizionali.

In corrispondenza di questa convinzione, esiste un florido mercato, costantemente in crescita, che risponde, ed in parte rafforza ed espande la credenza che lo sostiene; questo nonostante anche nel nostro paese la comunità medica abbia ben evidenziato come il supporto vitaminico è indicato solo in specifiche condizioni di squilibrio documentato, e non per soggetti privi di una ragione specifica per l’integrazione.

Per evitare di svuotare inutilmente le proprie tasche e per proteggere quelle dei nostri cari, sarebbe forse il caso di considerare un nuovo, ampio studio appena pubblicato su Jama Network Open, nel quale si sono seguiti quasi 400.000 adulti americani sani per più di 20 anni. Gli autori si sono in particolare concentrati sulla mortalità complessiva e sulla mortalità per malattie cardiovascolari o cancro: infatti, differenze anche piccole su un periodo così ampio e su un campione così abbondante dovrebbero essere rilevabili, se esiste qualche effetto sulla salute degli integratori multivitaminici.

In particolare, i ricercatori hanno analizzato i dati di tre ampi studi prospettici geograficamente diversificati che hanno coinvolto un totale di 390.124 adulti statunitensi, seguiti come si è detto per oltre 20 anni. I soggetti inclusi in questa analisi non avevano storia di cancro o altre malattie croniche pregresse. L’ampio campione ha permesso di controllare lo studio per vari tipi di possibili fattori confondenti, come per esempio il fatto che le persone che usano multivitaminici possano avere stili di vita più sani in generale, oppure il fatto che l’insorgere di una patologia potrebbe cambiare l’uso di integratori multivitaminici. Naturalmente, sono stati considerati anche fattori confondenti di tipo più classico, quali la dieta, il livello di scolarizzazione, lo stipendio, l’ascendenza etnica.

Il risultato dello studio è inequivoco: l’analisi ha dimostrato che, una volta pesati opportunamente i fattori confondenti considerati, le persone che assumevano quotidianamente multivitaminici non hanno affatto un rischio inferiore di morte per qualsiasi causa. Inoltre, non sono state riscontrate differenze nemmeno nella mortalità per cancro, malattie cardiache o malattie cerebrovascolari. Quando qualcuno in palestra, oppure anche direttamente in farmacia o fra gli amici vi consiglia di assumere tante vitamine, o magari se ne vanta, pensateci bene: a dimagrire sarà al più il vostro portafogli, ed i benefici saranno trasferiti solo a chi vende i più disparati prodotti.

Solo un medico o un altro professionista specializzato nella nutrizione, e solo a fronte di uno specifico deficit, possono indirizzarvi a ciò che vi serve; il resto è fuffa.