La pittura di Pino Pinelli e “il canto della terra” di Richard Long
A Milano e a Courmayeur due mostre da visitare nel weekend
Della pittura di Pino Pinelli, il poeta Carlo Invernizzi scrisse che era frutto “di un irreprimibile anelito di desituarsi per essere centro itinerante sui margini e oltre i confini in una prefigurazione del mondo che si attua come possibilità dell’illimite”. Chiaro, no? Ma se aveste ancora dubbi godetevi, prima o dopo la visita, il saggio di Francesco Tedeschi nel catalogo Silvana Editoriale. Alla semplicità e piacevolezza delle forme di Pinelli corrisponde una complessità di intenzioni che sarebbe un peccato non prendere in considerazione.
Milano, Palazzo Reale e Gallerie d’Italia. “Pino Pinelli. Pittura oltre il limite”. Fino al 6 settembre
Per l’opera di Richard Long la location è tutto. O quasi. E la Val Ferret, sotto le Grandes Jorasses e il Dente del gigante, è perfetta: le rocce, i boschi di larici, le torbiere, l’aria rarefatta. Si tratta di una mostra piccola. Senza sculture importanti: fotografie, terra su carta, impronte di dita su legno. Ma per riconoscere un maestro non c’è bisogno della grande retrospettiva. Tornando dalla camminata, dopo il picnic, l’eco dei colori e degli odori risuonerà con queste forme semplici e primordiali. Impossibile che un amante della montagna non si innamori di Richard Long.
Courmayeur, Les Maisons de Judith. “Richard Long. Il canto della terra”. Fino al 26 agosto
info: montebiancomontagnasacra.com
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