Il Bello ideale di Giulio Paolini e le storie di Botticelli

Luca Fiore

A Milano e Bergamo due mostre da vedere nel weekend

Una colonna di plexiglass trasparente. Sotto il lato superiore si vede un cielo azzurro attraversato da nuvole bianche. Sulla sommità è appoggiato un paio di scarpe da uomo. Marroni, eleganti. Di chi sono? Forse di un angelo uscito dalla mente di Wim Wenders. Oppure no. Nella sala accanto c’è una “Deposizione”, fatta di abiti riposti con delicatezza in una vecchia valigia. Al piano di sopra un panorama sul “Finis Terrae”. Il pensiero acuminato di Giulio Paolini, con l’età, si fa più morbido ma non meno potente. A 77 anni, quello che è stato è stato. Ora ci si occupa di quel che sarà.

Milano, Fondazione Carriero. “Giulio Paolini. Del Bello ideale”. Fino al 10 febbraio

info: fondazionecarriero.org

 

 


 

Le storie di Virginia e Lucrezia di Botticelli tornano insieme per la prima volta da quando vicende di mercato, nel corso dell’Ottocento, le portarono una a Bergamo l’altra a Washington. Sono dipinti pensati per una camera degli sposi e celebrano le virtù femminili della pudicizia e della castità. A questo si aggiunge il tema della rivolta verso il tiranno che, come capita, è colui che minaccia tali virtù. La mostra è piccola e preziosa. L’iniziativa intelligente. Per concezione e temi saggiamente anacronistica. Roba da palati raffinati, curiosi e non omologati. Per l’ingresso non è richiesta la Maturità classica.

Bergamo, Accademia Carrara. “Le storie di Botticelli”. Fino al 18 gennaio

info: lestoriedibotticelli.it

 

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