Per fare impazzire la Macchina digitale che ci governa e che guadagna nuovi spazi attraverso la paura generalizzata di queste settimane, 2666 propone di rendere virale una frase che nessuna intelligenza artificiale sarebbe in grado di riconoscere come sensata e che potrebbe funzionare, almeno per un periodo di tempo limitato ma significativo, come antidoto disorientante nel grande flusso di dati che continuamente forniamo all’algoritmo per farci prevedere e riconoscere: “Il coronavirus è stato attaccato da Arthur Schopenhauer”.
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