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2666

Un mondo parodia

Edoardo Camurri

Apertura vs chiusura. La Macchina algoritmica e la Gnosi, dottrina della salvezza attraverso la conoscenza

Viviamo in tempi interessanti in cui è in corso una guerra spirituale tra le forze dell’apertura e quelle della chiusura. 2666, provando a descrivere la mappa di questo conflitto, ha individuato nella conquista e nella colonizzazione dell’Immaginazione uno degli obiettivi chiave di ciò che sta accadendo. E’ una guerra che dura da millenni e di cui la pandemia, oggi, rappresenta un’accelerazione. Ora è necessario recuperare, in almeno due punti sintetici, sommari e programmaticamente sconcertanti, la profondità storica di ciò che è in gioco con il dominio della Macchina algoritmica e che quest’ultima è in grado di smuovere, di stressare e, in un certo senso, di portare a compimento. Il compito sarà quindi di provare a raggiungere e a identificare il centro della battaglia e osservare, nel punto immobile dell’uragano, il dispiegarsi sincronico delle forze.

 

1) Vi è un parallelismo tra la visione gnostica e la configurazione del mondo della Macchina algoritmica.

Lo gnosticismo è emerso storicamente nei primi cinque secoli della nostra èra, in contatto e ai margini del cristianesimo e, da quel momento in poi, non ha mai smesso di apparire con continuità, incarnandosi e occultandosi in numerose e perfino inconsapevoli forme culturali.

Lo gnosticismo è uno dei meme più potenti dell’Occidente. La Gnosi è una dottrina della salvezza attraverso la conoscenza ed è gnostico chiunque, non solo psicologicamente o intellettualmente, ma esistenzialmente, si riconosca straniero al mondo.

Per uno gnostico questo mondo, il nostro mondo, non è altro che la parodia, l’imitazione perversa di un mondo celeste e ideale che un demiurgo imbroglione, assassino e invidioso (una specie di trickster che gli gnostici identificano con il Dio del Genesi) ha voluto costruire in una specie di delirio cosmogonico mimetico. E in questo nostro mondo oscuro, materialmente concreto, opprimente e all’incontrario, gli uomini vivono come intrappolati, rinchiusi, alienati e dimentichi – in quanto riprogrammati da entità maligne demiurgiche – di appartenere da sempre e per diritto a quel mondo superiore che tutto sostiene. La salvezza sta tutta allora in un esercizio di memoria – che passa attraverso le tecniche spirituali e l’ebbrezza – capace di riaccendere quella scintilla divina sepolta, e così di iniziare la risalita, girone per girone, orbita planetaria per orbita planetaria, verso i cieli cosmici e immaginativi che conducono all’origine autentica ma occultata di ogni cosa. La struttura memetica della dottrina gnostica, secondo uno dei suoi maggiori studiosi del Novecento, Ioan Petru Culianu, assomiglia così a un supercomputer, a una macchina combinatoria di idee che interferisce con la storia degli uomini, con gli eventi materiali, in modi spesso imprevedibili. Ne avevamo già accennato qui su 2666, ma Culianu assegna a questa specie di computer universale la proprietà dello spazio di Hilbert, cioè di uno spazio matematico il cui numero di dimensioni è infinito; perché è solo in questo modo, spiega, che il Calcolatore, fatto di sistemi di pensiero non sequenziali, può interagire in maniera sequenziale con la mente umana programmata per rielaborare di volta in volta le grandi banche di dati in esso contenuti.

La Macchina algoritmica, la struttura che essa dà al mondo, è dunque una parodia di quest’antica dottrina. E, esattamente come il demiurgo imitava l’universo di Dio gettandoci nella scimmiottatura infernale del mondo ideale da cui siamo caduti, così la Macchina algoritmica, nella continua operazione di raccolta dati di ciascuno di noi, costruisce una duplicazione e una simulazione della realtà che pretenderà di essere quella autentica; occultando il riflesso deformato di un Black Mirror che si nutre delle nostre informazioni e emozioni per riprogrammare la vita nella sua sfruttabile parodia.

 

2) Computerizzazione della realtà. Gnosi, psichedelia, digitalizzazione.

Anche la storia della nascita della Macchina algoritmica ci riporta alle radici del sapere gnostico. La visione digitale in cui siamo immersi nacque infatti sulla scia della controcultura psichedelica americana. L’Lsd contribuì per esempio alla visualizzazione in tre dimensioni dei circuiti integrati e gli ingegneri e i filosofi che lavoravano alla nuova rivoluzione tecnologica erano consapevoli che le loro esperienze psichedeliche appartenevano a una generazione che aveva trovato il modo di aprire le porte della percezione verso una realtà infinitamente più significativa di quella che ciascuno viveva. Esattamente come gli eroi gnostici, ogni esperienza e ogni decisione era dunque un viaggio di liberazione; John C. Lilly era per esempio un importante neuroscienziato, collaborava con Richard Feynman, e si dedicava a prolungate sessioni con l’Lsd in cui rimaneva dissociato dalla realtà per intere settimane; Lilly cercava ogni volta di raggiungere la visione ultima della realtà a cui aveva avuto accesso e che ovviamente era un computer cosmico, ingolfato di programmatori e di automi organizzati in una sorta di gerarchia arcontica; scriveva: “Ero nelle maglie della cospirazione cosmica paranoide, un piccolo programma in un enorme computer, ma questa volta sapevo dov’ero. Sono riuscito a entrare in contatto con il centro, accettandomi come parte dell’universo. Di colpo, sono diventato uno dei programmatori del computer cosmico. (…) Teniamo i fili dell’universo, degli esseri e della materia, teniamo i fili anche di coloro che non sono ancora risvegliati. (…) Siamo i programmatori, non più i programmi che esso contiene. Provo un’immensa gioia nell’unirmi ai controllori, nell’essere intimamente intrecciato alla loro rete”.

Gnosticismo, Macchina algoritmica. Hackerare noi stessi e la realtà. Il centro immobile dell’uragano dentro il quale si sta combattendo la guerra spirituale in corso tra le forze dell’apertura e quelle della chiusura. Il centro del mundus imaginalis che dà forma al mondo: la terra di conquista di questi tempi interessanti.

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