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I riluttanti

Giornali scatenati per trovare un leader alla sinistra. Johnny si offre Joe non è da meno

I riluttanti. AAA Leader cercasi. Non solo La Repubblica. Giuliano Pisapia si pisasgonfia. Al giornale fondato da Eugenio Scalfari, poi diretto da Ezio Mauro, quindi incappato sotto la direzione di Mario Calabresi fallisce l’operazione neo-ulivista e tutti gli altri giornali si scatenano nel proporre una soluzione alternativa e trovare finalmente un leader alla sinistra.

   

I riluttanti. AAA Leader cercasi. L’ex sindaco di Milano dice no a una sua eventuale candidatura, lascia in braghe di tela i progressisti – e con loro anche gli ottimati al seguito di Gad Lerner, il mancato Casaleggio di Pisapia – e però una consolazione per l’agenda politica di Largo Fochetti c’è.

  

I riluttanti. AAA Leader cercasi. Il quotidiano incappato in Mario Calabresi non riesce a mettere cappello sul nome da dare alla sinistra ma la Cgil – che per la prima volta non avrà uno stand alla Festa dell’Unità – avrà assicurati tutti gli spazi e ampia visibilità nei vari appuntamenti de La Repubblica delle Idee e forse porterà anche salsicce e tortelli.

   

I riluttanti. AAA Leader offresi. Non può mancare La Stampa nella gara a dare il futuro alla sinistra, non fosse altro perché i due giornali vanno all’unisono e però nel caso del quotidiano torinese l’AAA, cambia: leader offresi.

   

I riluttanti. AAA Leader offresi. E’, infatti, lui, il migliore, il più charmant, l’incommensurabile genio di nome e cognome Gianni & Riotto detto Johnny a ribaltare l’annuncio in un più coerente “leader offresi”. E siccome non si dica che lui non ce l’abbia un “Casaleggio”, giusto a confermare la sinergia di Stampubblica è Roberto Saviano a proporsi per Johnny nel ruolo che Lerner ha già avuto con Pisapia. Subito pronta “la nuova casa comune della sinistra”. E’ la paranza dei neo-ulivi.

  

I riluttanti. AAA Leader offresi. Johnny riscalda i motori, il dibattito si accende a sinistra, ma Roberto Speranza prima, quindi Pierluigi Bersani, e Romano Prodi infine, non sembrano essere prodighi di entusiasmo rispetto alla discesa in campo di Riotto che, effettivamente, pur pompato da Saviano, pur confermate tutte le sue squillanti qualità (riconosciutegli anche da Alessandra Moretti in un post su Facebook durante la stiratura) viene definitivamente cestinato.

  

I riluttanti. AAA Leader offresi. E’ Massimo D’Alema, come al suo solito, a impallinare il leader nascente. Tanto per cominciare fa inseguire Riotto da Ajace, il cane cacace – gli fa sgranocchiare il culetto – dopo di che se ne torna nella sua fondazione, Italianieuropei, e da lì sentenzia che uno, e solo uno, se solo lo volesse, potrebbe fare il leader del neo-ulivo come della neo-zagara ed è Marcel, ovverosia Marcello Sorgi, l’imbattibile stratega, nonché vero e autorevole giornalista come (parole di D’Alema) “questo Johnny potrà mai essere.”

   

I riluttanti. AAA Leader offresi. Il più bravo dei direttori di tutti i tempi, chiamato alla guida di 7, il settimanale del Corriere della Sera, non mette da parte la sua titanica avanzata verso la conquista di via Solferino e si dedica anche alla questioncella della leadership della sinistra.

   

I riluttanti. AAA Leader offresi. Vecchia volpe qual è, Joe, per farsi perdonare i disastri di 7, come ha svelato Dagospia, crea lui il nuovo maschile che vuole fondare Urbano Cairo. Va in palestra e comunque si disegna una tartaruga sul pancino, si depila completamente a freddo, senza emettere un lamento, firma inchiestona sulla dieta a zona, la dieta a punti, la dieta Dukan e pure la dieta Lemme.

  

I riluttanti. AAA Leader offresi. Joe intervista Alberico Lemme di persona e cucina per i lettori piatti vegani pedalando sulla cyclette. Fa del nuovo maschile il giornale che finalmente realizza la “nuova casa comune della sinistra” e dopo aver lanciato tra i nuovi leader della sinistra tutti i protagonisti di Otto e Mezzo suoi rivali, ovvero Marco Damilano, Andrea Scanzi e Paolo Mieli.

   

I riluttanti. AAA Leader offresi. Servegnini è diabolico. Fa tutti quegli illustri nomi per bruciarli. Li toglie dal parterre della trasmissione di Lilli Gruber e li lascia in balia di D’Alema che con Ajace, il cane cacace, ne fa strame agli angoli delle strade. Joe, infine, cala l’asso: il vero leader del neo-Ulivo è Urbano Cairo.

  

I riluttanti. AAA Leader offresi. Servegnini proprio non si contiene. Più di Gad Lerner, meglio di Saviano, si propone lui nel ruolo di Casaleggio di Cairo. Tenta anche di scoccare a sua volta un bacio dispettoso a Urbano che fugge a gambe levate (e ad Ajace non resterà che il popò di Joe, da sgranocchiare).

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