Alfio Marchini (foto LaPresse)

Considerazioni sulle comunali a Roma, aspettando il ballottaggio

Andrea Marcenaro
Mi ero fatto, e avevo fatto con gli amici, considerazioni tipo queste. Marchini, primo, è una trovata formidabile, romano, generoso, di sinistra, però di destra, eppur di centro, onesto e alto per di più, vincere non potrà magari al primo turno, ma al ballottaggio ci andrà lui...

    Mi ero fatto, e avevo fatto con gli amici, considerazioni tipo queste. Marchini, primo, è una trovata formidabile, romano, generoso, di sinistra, però di destra, eppur di centro, onesto e alto per di più, vincere non potrà magari al primo turno, ma al ballottaggio ci andrà lui. Punto. Secondo: la Meloni? Seee, la fascistoide. Alleata con le possenti masse salvinoidi del Testaccio. Se la magna, Arfio, la quasi puerpera. E infine, punto tre, la Raggi. Fanculo i rilevamenti: una città di quattro milioni di abitanti, tre milioni e nove dei quali girano tra Comune e Regione, non affiderà il suo stipendio a dei pallonari che non sanno dove mettere le mani, salvo promettere di segare a cazzo di cane i platani di una cuccagna centenaria. Grazie a stime ulteriormente razionali, punto adesso su Giachetti. Votate, frates, usuali lucidità mi dicono che vince facile.

    • Andrea Marcenaro
    • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.