Smack smack
Se la giornalista Fiorenza Sarzanini del Corriere, per dire, ringraziasse con un bacino i pm che per vent’anni le passarono notizie sopra il banco, o sotto, questo noi non possiamo saperlo, così come non possiamo sapere se le stesse fossero buone, false, o furbe. Se Gianluigi Nuzzi del Giornale, e di Milano Italia, e di altre testate, per dire, ringraziasse l’aggiunto procuratore romano Giancarlo Capaldo per aver tenuto con lui medesimo un rapporto, diciamo così, non ostile, grazie al quale la di lui mediatica tromba seppe sputtanare per anni persone innocenti come Stefano Parisi, Mario Rossetti, Silvio Scaglia e la dottoressa Ilaria Capua. Se il giornalista Paolo Colonnello, per dire, ringraziasse l’ex pm Antonio Di Pietro che lo fece assumere alla Stampa via Carlo, direttore pro tempore, Rossella, grazie ai continui suoi succhiotti sul collo del molisano nazionale. Se il giornalista Paolo Mieli, sommo maestro della comunicazione, per dire, ringraziasse il cielo di poter fare il furbo invitando altri colleghi a porgere molte scuse, mentre lui se la cava sempre con una scusa finta ogni dieci anni. Se il giornalista Bolzoni chiedesse finalmente perdono alla pletora di innocenti di cui sa. E se lo stesso facessero il giornalista Bonini, il giornalista Lodato, il giornalista Ferrarella, il giornalista Sallusti, o il giornalista Feltri senior, e qui mi fermo per dignità nazionale, ecco lì che la Giornata mondiale del Bacino, celebrata l’altro ieri dall’Onu, avrebbe avuto un suo bel senso.
Il Foglio sportivo - in corpore sano