Le spiegazioni di Di Maio
Volendo campare, questo almeno dovete sapere. Quando una signora come la dottoressa Ilaria Capua sente molto dolore, e non si spiega il perché, c’è sempre un onorevole Di Maio, cresciuto alla semiscuola dei Rodotà-tà-tà, che la spiega così: mi spiace per il dolore, ma è in punta di diritto. Quando poi quel trentenne volenteroso, si tratta ovviamente del solito Di Maio, spara cazzate su Israele nel nome di Hamas, la spiega in questo modo: mi spiace per il dolore, ma è in punta di sostanza.
Se Di Maio difende la magistratura così com’è, o le forche al 95 per cento, o Travaglio al 99, o la demagogia più elementare al 100, o i fenomeni alla Casaleggio al 101, o il reddito di cittadinanza come viene viene, o l’Italicum, ma lo vediamo dopo, o la qualsiasi, tanto è lo stesso, potreste allora sostenere, voi, che il giovanotto è un monumento all’imbecillità. No, spiega un Battista non tanto giovanotto, è la fine del Novecento.
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