Una scena memorabile di "McLintock!", film del 1963 diretto da Andrew V. McLaglen

I diavoli del fango

Andrea Marcenaro
Cioè, Ciancimino era un falsario, Mannino era innocente, Ingroia ci si è costruito la carrierina, Santoro la carrierona, Di Matteo lasciamo perdere, Magistratura democratica si mostra in tutto il suo splendore, Davigo prende a sberle le difese, i politici vengono assolti a raffica, De Luca esce puli

    Cioè, Ciancimino era un falsario, Mannino era innocente, Ingroia ci si è costruito la carrierina, Santoro la carrierona, Di Matteo lasciamo perdere, Magistratura democratica si mostra in tutto il suo splendore, Davigo prende a sberle le difese, i politici vengono assolti a raffica, De Luca esce pulito come un pupo, Mafia capitale si conferma, attenzione, non, si rivela, si conferma, una cagata pazzesca, l’Expo si è risolta in un successone, Milano, anche se spiace per la Boccassini (e per la ’ndrangheta, che Milano ce l’aveva in mano) torna di nuovo la capitale morale, eppure, nel frattempo, Gian Antonio Stella, benemerito, tace, Luigi Ferrarella tace, Carlo Bonini tace, Liana Milella tace, Michele Serra, con dubbia signorilità, schiva come sa fare, poi ce la viene pure a menare, il gruppazzo suddetto, che quelli del fango sarebbero mero ricordo di un’alluvione del ’66?

    • Andrea Marcenaro
    • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.