(foto LaPresse)

Nei libri palestinesi Israele non esiste

Andrea Marcenaro

Tel Aviv, fondata da sessanta famiglie ebraiche nel 1909, nei testi palestinesi-Onu per i ragazzi viene spacciata per città araba col nome di Tel al-Rabia

Armon Gross e Ronni Shaked, ricercatori presso il Center for Near East Policy Research dell’Harry Truman Research Institute dell’Università di Gerusalemme, hanno presentato la loro indagine sui libri scolastici redatti dal Ministero della Pubblica Istruzione dell'Autorità Palestinese e usati nelle scuole palestinesi gestite dall’Onu sia in Cisgiordania che a Gaza. In quei libri, Israele non esiste: né entro i confini teorici proposti dall’Onu nel 1947, né entro le linee armistiziali del periodo ’49-’67, né entro alcun altra linea di confine. Tel Aviv, fondata da sessanta famiglie ebraiche nel 1909, nei testi palestinesi-Onu per i ragazzi viene spacciata per città araba col nome di Tel al-Rabia. Le stesse scritte in ebraico sui francobolli sono state cancellate. Restano quelle in arabo. Per l’Autorità Palestinese, insomma, non solo per Hamas, Israele è scomparsa. E questo è il meno. E’ che ancora non sa, Abu Mazen, come dirlo a D’Alema.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.