Femministi al Corriere
È l'8 marzo. Ne dibattono Aldo Cazzullo, Alberto Alesina e Andrea Ichino. Tre maschi. Una scelta coraggiosa
Ci voleva l’8 marzo, perché il Corriere della Sera proponesse agli italiani una domanda all’altezza del grande giornale borghese: “Cosa ci manca ancora per dirci tutti femministi?”, si è domandato ieri. E finalmente. Accanto all’opinione di una donna competente come Barbara Stefanelli, non ha esitato ad aprire le sue pagine sull’8 marzo a tre maschi del calibro di Aldo Cazzullo, Alberto Alesina e Andrea Ichino. Tre maschi. Una scelta coraggiosa. Teniamo presente che il Corriere ha fatto un simile passo nella probabile consapevolezza di come, per diventare femministi quel che ci manca, ma tutti, ma proprio tutti femministi, indossare due tette potrebbe essere d’aiuto.