I problemi di cuore del ministro Orlando
“Ormai sono single e per me è uno svantaggio" e ha poi aggiunto: "Con il lavoro che faccio non è facile, quando ci ho provato, non è andata”. Eppure forse non tutto è perduto
Dio ci è testimone che mai, in quarant’anni, abbiamo ficcato il naso nelle questioni private degli uomini pubblici. Non siamo la Milella, né Giannini, né Gad, né le Concite nelle due versioni, De Gregorio o Sannino. Se ce lo permettiamo oggi, in punta di piedi, è dopo aver letto il gemito sincero affidato ai giornali dal candidato Orlando in piena campagna per le primarie: “Ormai sono single e per me è uno svantaggio”. Non si può non fare proprio il suo cruccio. “Con il lavoro che faccio non è facile, quando ci ho provato, non è andata”, ha poi voluto aggiungere. Che ancor di più si capisce e dispiace. Eppure forse non tutto è perduto. Sia detto senza nulla garantire, dato che il 30 aprile è dietro l’angolo e non è cosa, il matrimonio, su cui sia consentito gigioneggiare. Ma si è proposto, Orlando, alla signorina Macaluso?