Tempo di riallacciare i rapporti
Avevamo litigato per una stronzata, litigavamo sempre, tra l’altro, ma lui quella volta s’impuntò
Ci tenevo a riallacciare con Roberto. Avevamo litigato per una stronzata, litigavamo sempre, tra l’altro, ma lui quella volta s’impuntò, vaffanculo mi disse, quando l’invito manteneva ancora una sua sbrigativa nobiltà. E chiusa lì. Sono passati sei anni. Ogni tre o quattro mesi lo cercavo, rivediamoci, dai, e niente. Avrà avuto le sue ragioni. E anch’io le mie per non mollare: troppo intelligente, era, simpatico, generoso e imbranato negli affari quanto geniale in tutto il resto. Soprattutto, testardo: io chiamavo, lui chiudeva, io richiamavo, lui ribadiva. Ci ho riprovato di nuovo ieri, e vieni, su, che ti aspetto a cena stasera. T’ho detto di no. Pazienza. Mi è uscita dal cuore in extremis: guarda però che sono Andrea, io, mica Ferruccio de Bortoli. E’ venuto.
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