Su chi puntare nella Quarta Repubblica
Metti che parta il governone in autunno
Quarta Repubblica. Due Camere. Sfiducia incostruttiva. Numero chiuso al Parlamento. La notizia che sempre striscia, però col proporzionale alla deutschland. Post 4 dicembre. Avviso dunque ditte in concorso, aspiranti politici, sindacalisti sui generis, ruffiani, usurai, compro-oro, bisognosi di licenze, ong discutibili, produttori non ancora televisivi, cinematografari di mezza tacca, aspiranti direttori di enti inutili, certo meglio se semiutili, più ovviamente taxisti, archigeometriquasistar, centurioni in plexiglas e ballerine con ambizione e carattere, meglio ancora, queste ultime, se di passaggio dal bar Settembrini, Roma, dato che sto a due passi, poi escludendo ovviamente i vitalizi, un po’ meno i corporativi, insomma ci siamo capiti: metti che parta il governone in autunno. Primo azionista l’Amor nostro, nostro, ripeto, che allatta verso Pasqua la fauna brambilla in batufolo. Secondo azionista, quello del referendum dove ho votato Sì, premurandomi di farglielo sapere. Bon. Che sarà pure nuova, la vecchia Europa. Ma Davigo o no, controllo o meno di moralità (legalità, pardon), e Lillo o non Lillo, i nuovi Pomicino puntiamo a essere, noialtri.
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