A proposito degli omaggi di Alberto Asor Rosa
“Comincerò questa volta con un ricordo personale. Anni or sono (non si dice mai quanti) procedevo a passi lenti e tranquilli per il sentiero di una campagna toscana", scrive...
Dall’articolo con cui, su Repubblica, il professor Alberto Asor Rosa rende omaggio ai migliori articoli di Stefano Malatesta, usciti in raccolta nel volume edito da Clichy: “Comincerò questa volta con un ricordo personale. Anni or sono (non si dice mai quanti) procedevo a passi lenti e tranquilli per il sentiero di una campagna toscana a me molto cara. Il sole, sebbene già alto, dardeggiava senza fastidio sopra la mia testa”. Senza fastidio, come si è poi potuto agevolmente notare, intanto è una cazzata.