Visti i tempi, servono persone capaci alla guida della nostra politica estera
Trump, Iran, Siria. Consigli per la Farnesina
Sarebbe un po’ baluba, dopo aver fatto ogni pulce a quell’accordo, incazzarsi ora se a denunciarlo è uno, diciamo, saltimbanco come Trump. Certo è che, a due passi da noi, la situazione potrebbe ingripparsi. L’Iran andrà fuori di testa e vorrà comunque il nucleare, Israele potrebbe bombardargli i siti in primavera, già c’è la Siria, il Kurdistan iracheno post-referendum, Putin ha gridato subito al pesante aggravamento dell’intero ambaradan, nuovi razzi partono dalla Gaza del palestinismo riunificato, Hezbollah non vede l’ora di accendere la miccia ai suoi, e la Turchia, e l’Egitto, e questo e quello. Era per dire che il nostro paesello, affacciato com’è su quella zona ribollente, sarebbe saggio si dotasse con relativa urgenza di una credibile politica estera, di una bussola funzionante, di persone capaci e responsabili che studiano i dossier e di un ministro dal polso fermo, capace di guidare la nostra diplomazia con buona visione, sondaggi o non sondaggi. Secondo me, meglio la Lombardi di Fico.
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