Piercamillo Davigo. Foto LaPresse

Tutti i motivi per cui essere affranti dopo il 4 marzo

Andrea Marcenaro

La paura del futuro, l'incombere del passato. Per l’esistenza di una persona molto di mondo e anche per una questione estetica

Si può essere felici e si può essere affranti. Se si è affranti, come io lo sono dal 4 marzo, si può essere affranti per paura del futuro o per l’incombere del passato; lo si può essere per questioni di merito, l’abolizione del Jobs Acts, per esempio, o della Fornero, per l’immigrazione da eliminare, sopra tutto; oppure lo si può essere a causa della viltà più esibita in Europa della classe dirigente italiana; per la conferma di un’assenza di intuito che non sa riconoscere la stoffa di un leader, antipatico o meno che sia, quando le capiti il culo di trovarselo d’innanzi. E parlo di Renzi. Si può essere affranti per infiniti motivi. Mai per i congiuntivi. Anzi, perfino per l’esistenza di una persona molto di mondo e di squisiti indicativi, come il senatore Zanda. Ma si può essere affranti per una questione estetica: il dottor Piercamillo Davigo, il quale, nel nome di una corporazione vincente e mai nominata, di nascosto, eppure in piazza, sta sparandosi l’ultima sega all’ombra di Di Maio e di Salvini, provoca per esempio un certo effetto.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.