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Maurizio Martina (foto LaPresse)
L'autorevole Martina
Non chiamatelo reggente, per favore
Tale è l’autorevolezza mostrata, così tagliente è stato il modo in cui, con tre semplici mosse di programma, ha ficcato in un cul di sacco quegli imbroglioncelli microdotati; tanto è sembrato deciso il tono da lui usato per mettere al loro posto gli Orlando e gli Emiliano con tutti i succhiaruote intenzionati a ritagliarsi fettine di piccolo potere nel partito, e talmente poderoso il senso di leadership che da lui emana e a tal punto diffuso l’affetto, si potrebbe anzi dire la devozione, che ha saputo conquistarsi tra i militanti in così poco tempo, che continuare a chiamarlo reggente lo sminuisce. Minimo giarrettiero.