Siamo tutti preda della percezione
Il caldo, i migranti, i ristoranti. Un po' di numeri e una sgradevole sensazione
Maledetta percezione, che è questione di giorni e ce la meneranno col caldo percepito. Perché viviamo, di percepito. Quindi qui ci ostiniamo a ripetere. Gli omicidi non sono in aumento come pensa il 50% degli italiani, sono diminuiti del 39% dal 2000 e sono anche il 15% in meno dal 2015. Gli stranieri in carcere non rappresentano il 50% della popolazione detenuta, come credono i più, sono meno di un terzo. Il tasso di presenza degli extracomunitari non oscilla tra il 20 e il 30%, come riportano i sondaggi. Non supera l’8. L’allarme bufale su internet non è l’invenzione di qualcuno, come crede il 45% dei naviganti tra i 14 e i 29 anni. E’ un guaio vero cui si abbandona il 52,7% di nostri compatrioti rimbecilliti. Potremmo andare avanti. Poi tutti, non illudiamoci, tutti noi siamo ormai preda della percezione. E’ di ieri, per dire, la notizia che il miglior ristorante del mondo sia italiano. Eppure, dal 4 dicembre scorso, noi siamo certi di mangiar merda.