Buone ragioni per abbandonare la questione Di Maio padre e figlio e guardare altrove
Lo esige un’umanità elementare, poi se non essa, la buona educazione
Sarebbe un bene per tutti se la questione Di Maio padre-Di Maio figlio venisse abbandonata e se si finisse una buona volta di inzuppare il pane dentro liquami tanto più puzzolenti per chi li tratta, quanto più perniciosi per chi se ne ciba. Lo esige un’umanità elementare, poi se non essa, la buona educazione. Perfino tralasciando la sostanza, vale a dire, resta pur sempre una faccenda di stile. Di stile, esatto. Di forma, di eleganza, di ritegno nel linguaggio. Salviní mèrde.
Per chi se li fosse persi, ecco gli altri capitoli della “saga della gentilezza” di Andrea Marcenaro