Il miracolo di Salvini
Il decreto sicurezza e le sue porcherie commesse verso i migranti ci fanno sembrare De Magistris e Orlando addirittura figure positive
Non ci è mai piaciuto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il suo passato da mozzaorecchi, l’aria da Masaniello invischiato nei traffici del potere più plebeo, la storia di magistrato che fa politica, salvo poi di politico che mantiene intatte le supponenze della toga. Né di più ci piaceva da tanti, toppi anni, finito un innamoramento durato tre minuti e nemmeno, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, portato prima per mano dal gesuita Bartolomeo Sorge nella Palermo dell’antimafia professionale e trascinato poi per la gola da una smania di potere che nascondeva, a nostro giudizio, un’intelligenza fortemente patologica. Eppure. Eppure questa loro rivolta a Salvini e contro le porcherie commesse verso i migranti ci restituisce entrambi come figure positive: persone per bene, con una forte morale, veri leader, sia l’uno che l’altro, nei confronti dei quali i giudizi furono troppo sbrigativi e ingenerosi. Ecco, l’ho detta. Dio quanto mi piace sentirmi, nel contempo, ipocrita e ateo.