Le due relazioni del professor Ponti
Messa di fronte al rischio di una crisi di governo e di nuove elezioni la schiacciante maggioranza di deputati e senatori 5 stelle tace, sembra composta, ragiona di politica concentrandosi sull’interesse del paese
Se ci si sbaglia, si chiede scusa. E noi dobbiamo. Strasicuri che la schiacciante maggioranza di deputati e senatori 5 stelle tenesse molto all’onestà, e questo era scontato, mai però trascurando uno stipendio che ne aveva, diciamo così, vagamente modificato il tenore di vita, eccoci sbalorditi. Messa di fronte al rischio di una crisi di governo e di nuove elezioni, di un seggio che potrebbe svanire, della saracinesca della latteria, per chi ha il culo di averla, da tirar su di nuovo verso l’alba, quella schiacciante maggioranza sta tacendo, sembra composta, ragiona di politica concentrandosi sull’interesse del paese. “Sto studiando la gravità – scandì Newton nel giorno cruciale – e voi venite a rompere le balle che cadono le mele?”. Così gli onorevoli del Movimento: disinteresse e testa bassa. Chiediamo loro scusa, sinceramente. Che sfiga, però, benedetti figlioli. L’avevano anche chiesta, un’analisi costi-benefici. E ben due gliene aveva stese, quel sognatore del professor Ponti. Ma comme d’habitude: una per la Camera, un’altra opposta per il Senato.