"L'uomo più amato d'Italia"
"Bello, amato e giusto". Queste espressioni vanno riferite all'intervista di Chiara Giannini con Salvini o agli elogi dei giornaloni al Di Pietro di turno?
Prendete dell’Acutil, ripetete le poesie dell’infanzia, fate quello che vi pare, ma preservate voi stessi dalla confusione della memoria che l’età porta con sé. Leggevo ieri queste espressioni: “Il suo cognome è il più cliccato su Google: è l’uomo più desiderato dalle donne dello Stivale, anche da quelle di sinistra… c’è chi pagherebbe oro per vederlo nella quotidianità della vita privata… ha toccato il cuore della gente con quella naturalezza che solo chi parla senza aver paura di niente può avere… prevarica il pensiero altrui, a volte, ma pur di far emergere la giustizia”. Ecco. E io non riuscivo a ricordare se andassero riferite, quelle espressioni, alla terribile intervista di Chiara Giannini col capo della Lega, unanimemente bollata dal giornalismo per bene e antifascista, oppure a qualcuno dei quarantadue meritevoli pompini che Gian Antonio Stella coniugato Mieli, o De Bortoli, o Battista, nemmeno questo ricordo, continua a praticare a un Di Pietro dopo l’altro.