L'Italia è solida
Che si affermi la destra, la sinistra, il centro, il centrosinistra, una cosa resta certa: i governanti ascolteranno sempre i nostri buoni consigli
Chiuse le urne, effettuato lo spoglio, incassato il responso, il popolo italiano ha fornito l’ennesima prova di buona democrazia. Ciò che deve allietare tutti, a destra come a sinistra, sovranisti non meno che populisti o liberali. Il carattere europeo delle elezioni comporterà senz’altro conseguenze nazionali. Molte? Poche? Non dobbiamo preoccuparci. La maturità di cui gli italiani hanno dato prova garantisce per il futuro. Qualsiasi esito possa riservare un nuovo governo, o un prossimo rimpasto, o il legittimo sogno di nuove e perfino ribaltate prospettive, è consapevolezza comune che l’Italia sia solida. Questo è ciò che conta. Che l’esecutivo vada incontro, cioè, ai desiderata delle forze giovani emerse negli ultimi anni, o che prenda corpo un relativo ritorno al meno recente passato, che si affermi la destra, la sinistra, il centro, il centrosinistra, o il suo omologo dall’altra parte, o il sovranismo, il globalismo, o il populismo, o magari vostra sorella, una cosa resta certa: ascolteranno sempre i nostri buoni consigli. Se menano il torrone, li arrestiamo. Noi presidiamo indefessi, infatti. Noi vigileremo come prima. E noi, elezioni così, o elezioni cosà, proteggeremo comunque voi. Noi chi? Cucù? Viva la fiducia nella giustizia, viva i suoi sacerdoti, onore al loro disinteresse, morte alle caste, viva l’Italia e perepepé.