Un camerino latrina e il Csm
A Venezia tre turiste in cerca di un bagno finiscono in un negozio di abbigliamento. Ipotesi
Notizia di qualche giorno fa. Tre giovani turiste a Venezia, tra campo San Bartolomeo e San Lio, entrano in un negozio di abbigliamento per acquistare vestiti. Due restano fuori, una viene fatta accomodare in un camerino attrezzato per le prove. Passano non più di dieci minuti, la ragazza esce dal camerino, compra un abito, tutte e tre salutano e se ne vanno. La proprietaria entra nel camerino per fare ordine e si trova di fronte una sgradevolissima sorpresa: la cliente aveva usato lo spazio come una latrina, feci abbandonate nel bel mezzo della stanzetta e perfino un paio di vestiti usati come carta igienica. Esistono bagni pubblici, nei pressi del negozio, e numerose toilette nel bar. Smarrimento: ma davvero? Ma come? Ma perché? Non ne sono usciti. La stessa ipotesi, pur vagamente ragionevole, che le tre turiste potessero aver confuso un negozio d’abbigliamento di campo San Bartolomeo, a Venezia, con la sede del Consiglio Superiore della Magistratura, ubicata a Roma, è stata subito scartata.
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