Il mistero di Emiliano candidato
Non si capisce come i dem possano candidarlo, visto che alle Europee il Pd pugliese, da lui guidato, ha preso meno voti (16,6) della media del partito nell’intera Italia meridionale (17,8)
Bisognerebbe andare al cuore del problema. E il cuore del problema non è che Michele Emiliano sarà ancora il candidato del Pd per la presidenza della regione Puglia. Quella è la conseguenza. Mentre il mistero resta. Candidato nonostante sia inviso a moltissimi del Pd? O nonostante il Pd pugliese, da lui guidato, alle Europee abbia preso meno voti (16,6) della media del partito nell’intera Italia meridionale (17,8)? Sì. Può capitare. Ma la domanda resta. E non serve rispondere che no, che non si può, che Emiliano è un magistrato mascherato da politico, o un politico mascherato da magistrato, o piuttosto, così facciamo ai mezzi, un grillino appena più furbo di Di Battista. Né che, da riformista, si sia spinto al punto di flirtare coi novax. O di sposare i notap, i notrip, i notav, i noilva, i nodiqualunque fava e perfino gli ulivi, mentre la xilella li divorava. No. Non si spiega così il mistero di Emiliano candidato. Cherchez la femme, raccomandano i delitti. E non sapremo mai, noi, cosa scriva Zingaretti al suo Michele nelle ricorrenze di San Valentino.