La Svezia è un mondo a parte
La politica di gregge, per colpire due volte noi poveri meridionali
Non si pretende l’Europa, certo è che la Svezia è un mondo a parte. Al virus ci credono e no, scuole chiuse, ristoranti pure, ma lavoro, traffico e struscio, tutto come prima. Se vai in Svezia un lavoro lo trovi, il permesso di soggiorno sembra lì che aspetta te, ti trovano casa, ti allungano l’equivalente di 5 mila euri per facilitarti, il bambino che va a scuola, immigrato o no, bianco o nero che sia, fino ai 15 anni si cucca 135 euri al mese di pocket money, computer gratis, gite scolastiche pagate e finiamola qui. Ma si blindano in casa per un paio di mesi contenti come pasque, gli svedesoni? Macché, politica di gregge. Per colpire due volte noi poveri meridionali. Primo, col solito atteggiamento di nordica superiorità. Se fanno pure ammalare le loro bionde, secondo, e Rimini è morta.