Interrogativi e certezze
Le novità dopo l'emergenza coronavirus non è detto debbano tutte per forza risultare sgradevoli. Ma potrebbero risultarlo
Pensi a uscire quel poco. Si spera col sole. Ai parchi di nuovo frequentabili, però a singhiozzo. Pensi che tra poco riapriranno i ristoranti, chissà se ci piaceranno ancora, se non ci piaceranno più, se ci ritorneremo o no. Se saranno mai più come prima. Pensi l’estate alle viste, ma sarà una sorpresa. Chissà le spiagge con le distanze, gli ombrelloni radi, il baretto con meno posti. E con il plexiglas, forse. Pensi alle novità, che non è detto debbano tutte per forza risultare sgradevoli. Ma potrebbero risultarlo. Interrogativi del genere si affollano sul nostro capo. E i soliti tedeschi: che Europa-Europa sì, e fratelli-fratelli sì, e da loro il lavoro va a manetta, e sganciano sempre meno del dovuto.
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