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Il Mose salva Venezia nel silenzio della stampa

Andrea Marcenaro

Laguna asciutta grazie al capolavoro ingegneristico. Dopo anni di polemiche, i giornali italiani lo ignorano

Acqua bassa a Venezia. Il Mose, la diga, le paratoie dei nostri ingegneri, questione mondiale. Che manco l’Olanda. Il caso Venezia tenuto basso dall’informazione italiana. Basso, dicasi. Dall’informazione italiana, dicasi. Per Venezia, dicasi, icona planetaria più di Roma. Che cento pagine al giorno doveva farci, e per un mese, il Corriere della Sera. Che duemila inchieste all’ora dovevano mandare in onda i tiggì di stato. O non di stato che fossero. Invece niente. Niente.

 

 

Gli manca il cefalo che sguazza per San Marco. A tutti. Il polpo che non fece capolino sotto quel cazzo di ponte dei Sospiri. La natura che sorge e risorge, il ruttino della volenterosa Thunberg, il gran peto di Cacciari, Filosofo, o l’altro di Gian Antonio Stella, il Virtuoso. Ormai è andata, fratelli tutti. Seee…

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.