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Complottisti, anzi no

Andrea Marcenaro

Da una firma all'altra del Fatto quotidiano, corto circuito editoriale sulle teorie del complotto

Le teorie complottiste condividono quattro tratti: 1) Dicono che i fatti non sono come sembrano; 2) dicono che i potenti nascondono la verità; 3) dicono che la propria spiegazione è vera; 4) la spiegazione degli altri non è suffragata da alcuna evidenza scientifica.

  

  

Gli psicologi considerano le teorie complottiste parte dello spettro paranoico, gli studi epidemiologici le collegano a un basso livello di istruzione e a un alto livello di disagio sociale. Il ragionamento complottista – proseguiamo a leggere – è una petizione di principio, infatti sia le prove contro il complotto, sia la mancanza di prove, dimostrerebbero che il complotto c’è”.

 

Ecco. Parole di Daniele Luttazzi. Implicita quanto clamorosa la polemica col Gian Carlo Caselli, che aveva appena evocato sullo stesso Fatto quotidiano il complotto per l’assoluzione di Mannino. Vige in quel giornale una libertà che francamente non si sospettava. Da leccarsi i baffi.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.