Dare retta ai proverbi, i quali sempre prendono forma e vita dalla saggezza popolare. Ricordare, cari figlioli, che l’avaro è come il porco, buono solo quand’è morto; che chi ride di venerdì piange di sabato; che guai a tirare sempre l’acqua al proprio mulino; che i beni di fortuna passano come la luna; che la fortuna aiuta gli audaci; e passata la festa gabbato lo santo; e chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che perde ma non sa quel che trova; e il troppo stroppia; e chi troppo vuole nulla stringe; e stai sereno, col Nazareno: non gridare alla disdetta tanto Silvio è là che aspetta.
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