Andrea's version
Grandi giornalisti che volano alto sulle miserie degli uomini
Ricordavamo Salvini e Bonafede come campioni della gogna, con Battisti a Fiumicino. Ora abbiamo dei nuovi vincitori
Poteva dire che gli arrestati in Francia erano giusti e legittimi e avrebbero fatto del bene. Poteva dire che avrebbero fatto male. Posizioni opposte entrambe legittime ci mancherebbe. Però non vola così basso uno che conosce intimamente la storia, i sentimenti personali, la miseria o il rimorso degli uomini, oppure il modo in cui ciascuno ha affrontato la tragedia di cui è stato protagonista. Vola alto il grande giornalista, se poi è lo scrittore che Francesco Merlo prima o poi sarà, potete immaginare. Ieri ha volato altissimo. Ci ha raccontato di coscienze inesistenti, poi dei salottini dove quelli si accoccolavano, del nulla che avevano dentro dopo i morti, provocati o no, e del mondo rosa di cui circondava i fuggiaschi madame Bruni-Sarkozy. Ha acceso la luce sopra un mondo miserabile per il suo niente, composto di persone trascurabili in quanto non persone. E’ entrato nello stomaco, nelle budella di ciascuno, estraendo da ciascuno l’identico orsetto di peluche. Ha nuotato a rana nella sacra privacy dei pentimenti non sempre esibiti, o dei pentimenti che forse non ci furono, come se si fosse trattato dei pettegolezzi mediamente alti di una festa bene nella provincia di Catania. Grande Merlo. Solo ai grandi riesce di rendere il puzzo della tragedia col profumo svenevole dei mughetti. Ha scritto da casa, vogliamo immaginare, niente auto con scorta, niente televisioni, niente palchetto, magari in pigiama. Sobrio. Ricordavamo come signori assoluti del giudizio morale e della gogna Bonafede e Salvini con quel disgraziato di Battisti a Fiumicino. Mutatis ricercatis, Merlo ha stravinto. Comunque, Cazzullo secondo.