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Il ponte sullo Stretto s'ha da fare
I partiti di governo trovino un compromesso sulla struttura. Una proposta: bar e servizi mettiamoli a Fiano Romano
Bisognerà pur trovarlo un accidente di accordo tra partiti che, governando insieme, discordano ovviamente sulle riforme di struttura quanto sulle sovrastrutture da adeguare. Bisognerà pur trovarla, quell’accidente di mediazione per non concludere la vita con un tè nel deserto e agguantare, i più fortunati, gli ultimi barconi per Tunisi. Lasciamo stare la riforma dell’Ingiustizia, destinata a rimanere questione di mosse e di finte di corpo. Facciamola facile: il ponte di Messina. Chi lo vuole e chi no. Occorre un compromesso. Il ponte si deve fare. Semplice, senza arzigogoli. Una campata, tre campate, fa lo stesso. Però nient’altro. Bar, servizi, piazzole e toilette verranno concentrate in massa a Fiano Romano. Così: chi vorrà passare a Reggio passerà, chi intenderà cagare cagherà, dopo qualche chilometro, certo, poi però cagherà, chi intenderà filmare filmerà e chi vorrà menarla sulla sacralità dell’informazione dal basso resterà quel fesso che è sempre stato.
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