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Un torrente di star per il corso del Corriere
Un'occasione da leccarsi i baffi per i giovani laureati, che potranno apprendere il metodo dello storico quotidiano. Chissà cosa impareranno sulla gogna
E basta con le lagne, dai, l’occasione è di quelle da leccarsi i baffi e i giovani laureati col sacro fuoco la potranno cogliere dal 21 giugno per 11 settimane, una dopo l’altra, sia da vicino che da lontano. Pure in streaming. Cioè: RCS-Corriere della Sera metterà a disposizione le sue grandi firme per insegnare “IL GIORNALISMO, RACCONTATO DA CHI LO VIVE OGNI GIORNO”. Alla fine il diploma: “SCRIVERE E FARE GIORNALISMO OGGI. IL METODO CORRIERE”. Può sembrare una cazzata. No, se raccontato da quelli che lo applicano.
Un torrente di star. Fontana, il direttore, con la sua prorompente personalità. Mieli, direttore emerito, con la cultura generosa che l’ha contraddistinto per una vita intera tra cuore in mano e libri nel cuore. Chissà poi De Felice. De Bortoli, il direttore junior coi capelli e quell’umanità da genero auspicabile, quando soltanto un banchiere di Brescia seppe coglierla. Poi Mentana, bravo, eh, che ricorda a tutti come la miglior bravura fosse entrare per concorso. E milita da quarant’anni, senza ridere, contro quelli che no. Cazzullo, altro bravo il cui pensiero, quando vola, vola veramente alto. Quindi Stella, in assoluto il più casto. Gruber, relativamente la meno casta. La Sarzanini, davvero simpatica, che si trascina dietro con estrema levità una quarantina di armadi pieni di scheletri. Ma dorme tranquilla. Prosit. Se definisco la Gabanelli, ancora vado dentro alla mia età. Eccetera.
Tutte star. Che detto in altri termini: avete il sacro fuoco? Seguite il corso del Corriere. Farete strada. Scoppiettante sarà il finale: dove il giornalismo raccontato dai migliori racconterà se il falegname addetto alle gogne sia stato un artigiano, quel legno per ciascuna delle star, o lo forniva per tutti la Casa Editrice.