Andrea's version
Più elogiano la Meloni, meno mi piace
Tutti a dire che è brava, compresi gli avversari. Si sente chissachì, mezza Grillo e mezza Fini. Però continua a non essere lei l'essere vivente più fastidioso della terra
La Meloni che urla, che più urla più sale nei sondaggi, che si sente chissachì, mezza Grillo, cioè, e mezza Gianfranco Fini (una prece); la Meloni che non ce l’ha coi negri, i bianchi però sono meglio, lei non lo dice come Salvini, lo sussurra; la Meloni che sparerebbe ai barconi col petto in fuori dopo quattro salvagente lanciati in mare, perché una cosa è il sentimento, laddove tutt’altra l’alibi; la Meloni che è brava, accidenti se è brava (dicono gli avversari che le somigliano). Per cui lo confesso: provo sempre sentimenti volgari nei confronti della Meloni. Volgarissimi. Anche misogini? Può essere. E regolarmente rimangono tali, salvo per quando parlava in piazza di Mikis Mantakas, un suo camerata coetaneo morto per niente mezzo secolo fa come tanti, di qua e di là. Mi sembrava sincera. Da allora non più. Esiste un momento, però, dove se qualcuno afferma che la Meloni sia l’essere vivente più fastidioso della terra, allora mi ribello e ne avviso l’Amor nostro: non so lui, ma io ricordo bene cosa furono le piattole.