Enrico Letta (Ansa) 

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Campo largo no. Camposanto?

Andrea Marcenaro

Varie proposte per quello che alcuni si ostinano a definire centrosinistra, dando per scontate le oneste intenzioni di un leader probo come Enrico Letta

La proposta di Enrico Letta per quello che alcuni si ostinano a definire centrosinistra, Campo Largo non si può chiamare. Questo per i motivi magistralmente spiegati da Paolo Mieli sul Corriere della Sera: la linea più a destra del prato, che con Renzi e Calenda in effetti di centro sarebbe, è chiamata di destra, planimetria a parte, in omaggio ai contorcimenti della storia della sinistra. Figuriamoci perciò di una sinistra che vuole andare da sinistra a destra senza dirlo al centro. Campo Lungo non si può chiamare. Perché sarebbe necessario un fiato che i protagonisti sanno da soli di non avere. Campo Stretto non si può chiamare per il rispetto minimo dovuto ai 5 Stelle, convocati apposta per allargarlo. Dando per scontate le oneste intenzioni di un leader probo come Enrico Letta, Camposanto, magari?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.