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E Draghi fu eletto col nome di Mario primo

Andrea Marcenaro

Da ieri la strada è tracciata: altro che Quirinale, il premier può puntare dritto al Vaticano

Basta balle, che da ieri la strada è tracciata: Draghi papa dal prossimo Conclave col nome di Mario primo e la Cei fa la ola. I cardinali all’estero si inchinano alla moralità congiunta alla competenza dell’ultimo erede di Pietro, un’attempata olgettina, discretamente, si fa suora, i partiti italiani vanno a San Pietro in ginocchio sulle noci per consultazioni informali, Papa Mario rivendica casa sua e casa sua, storicamente, si chiama Quirinale, quindi è concessa subito. Sua Santità ma pure Sua Eccellenza vi si trasferisce immediatamente, al Csm optano per la cicuta, i partiti italiani si recano in ginocchio sulle noci al Quirinale, questa volta per le consultazioni formali, Papa Mario il Presidente incarica e benedice, Enrico Letta serve Messa in Parlamento, la Meloni a Montecarlo impalma Fini, chiude con onore, grazie all’Istituto Bruno Leoni, il potere trentennale dei Folli e della milionata di gatte morte col bernoccolo lasciate sole al mondo dai La Malfa, il potere settennale ritorna secolare e bon, si ricomincia tutti quanti a star tranquilli.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.