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Ve la prendete con lei, ma la Casellati aveva ragione, Ruby è la nipote di Mubarak. Punto
Un capo di stato gratificato dalla Legion d’Onore francese, dall’Ordine della Giarrettiera inglese, dal Cavalierato d’onore tedesco, poi per di più egiziano, quindi quasi con appresso l’harem, avrà avuto o no, rospo che fosse lui, una nipote bona? Nessuno potrebbe ragionevolmente negarlo
Ce l’avete con la Casellati. Capisco. Con una statista che ha dimostrato nei fatti come Golda Meir le abbia fatto un baffo e la signora Thatcher due. Ma voi ce l’avete con la Casellati perché disse che Ruby è la nipote di Mubarak. Ne avete il diritto. Vi sbagliate, ma ne avete il diritto. Concediamo dunque per gioco che non ne fosse la nipote. Però siate leali, ragionate. Un capo di stato gratificato dalla Legion d’Onore francese, dall’Ordine della Giarrettiera inglese, dal Cavalierato d’onore tedesco, da quello italiano, spagnolo, messicano, danese, svedese e di altri 97 stati, poi per di più egiziano, quindi quasi con appresso l’harem, avrà avuto o no, rospo che fosse lui, una nipote bona? Nessuno potrebbe ragionevolmente negarlo. Non lo negò lui stesso quand’era in vita, mai l’ha negato la supposta nipote. Questo lo stato dei fatti. Eppure voi eccepite. Perciò. O i nemici della Casellati al Quirinale dimostrano che Ruby è la nipote di Confalonieri, e la chiudiamo lì, o scovate uno abbastanza bono da permettersi una nipote bona come Ruby Rubacuori. Paul Newman, volete dire per esempio? Può essere. Poi però tocca a voi consentire, dimostrando uno zio all’evidenza più credibile, che avreste accettato la cosa. Non ci credo. Ma è un’opinione personale. Se siete leali, concedete soltanto il vero. Il vero è questo: Ruby è la nipote di Mubarak, punto. La signora Casellati, sulla questione, si è tenuta in linea rigorosa con una posizione istituzionale, non la sola, ma istituzionale, punto. Non esiste motivo al mondo per criticarla, né politicamente, né come, come dire? da sérvante, punto. Ditelo dunque: Vi sta sul culo la Casellati perché gli unici sponsor che aveva erano Stanlio, Ollio, Gianni e Pinotto. Vero. Ma non esiste motivazione più antipopolare.