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Mettere i putinin sulle i

Andrea Marcenaro

C'è tanta gente che ragiona in modo diverso dal tuo, ma vorresti comunque discuterci. E poi c'è la pletora di pavonazzi di questi giorni

Quelli che ragionano in modo diverso dal tuo, ma sanno raccontarti la Russia con accenti affascinanti; quelli con i quali il disaccordo sull’Ucraina può essere radicale, ma banali non sono e ne intuisci la passione; quelli che sbagliano per motivi imperdonabili, dal tuo punto di vista, eppure leggi in loro, o magari intravvedi, una curiosità vitale. Con questo piccolo mondo vorresti discutere, ma perfino meglio, litigare a tavola. Più dura è con la pletora di pavonazzi che circonda tutti, sa meno di un cazzo, e mette sempre i putinin sulle i.

P. S. “Ci ho lavorato per 21 anni”, ha fatto saper Marco Damilano. E dispiace. Ma quale minchia di bar dev’essere, quello che in  21 anni non t’insegna a fare un espresso?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.